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La plastica produce minori emissioni di gas serra rispetto alle sue alternative

Le materie plastiche sono spesso al centro del dibattito sulle tematiche ambientali. La plastica è considerata la prima responsabile dell’inquinamento marino, della dispersione di rifiuti nell’ambiente e dello sfruttamento delle risorse, senza però che vi sia una seria riflessione scientifica riguardo all’impatto ambientale della plastica stessa e dei materiali alternativi a disposizione.

L’ampia ricerca condotta da McKinsey & Company, “Climate impact of plastics” ha come obiettivo proprio la valutazione delle emissioni di gas serra causate dalla plastica rispetto ai materiali alternativi come per esempio vetro, alluminio e carta, lungo il loro intero ciclo di vita.

L’analisi è stata condotta sui cinque settori con il più alto consumo di plastica: imballaggio, edilizia e costruzioni, automotive, tessile e beni di consumo durevoli, che rappresentano circa il 90% del volume globale di plastica. Di queste categorie sono state prese in considerazione le 14 applicazioni più rappresentative per le quali oggi esistono alternative valide e su larga scala, evitando soluzioni di nicchia o nuove applicazioni non ancora sufficientemente testate.

In 13 su 14 applicazioni la plastica produce minori emissioni dal 10% al 90% inferiori rispetto ai materiali alternativi

Quello che è emerso dalla ricerca è che le soluzioni in plastica producono minori emissioni di gas serra in 13 delle 14 applicazioni in cui sono state confrontate con materiali alternativi. Nelle 13 applicazioni per le quali la plastica presenta minori emissioni, il beneficio rilevato va dal 10 al 90% di emissioni di gas serra in meno rispetto alle alternative migliori. Questo include impatti indiretti sulla catena del valore, come ad esempio il risparmio di carburante nelle auto più leggere per l’impiego della plastica, il minor consumo energetico nelle case isolate con il poliuretano e la riduzione del deperimento degli alimenti quando si utilizzano imballaggi in plastica.

Il risultato è in parte dovuto al fatto che gli impatti indiretti compensano la generazione di maggiori emissioni di gas serra da parte delle materie plastiche rispetto alle sue alternative nelle fasi di produzione e smaltimento.

Se si escludono gli impatti indiretti e confrontiamo solo le emissioni dirette del ciclo di vita (produzione, trasporto per il dettaglio e smaltimento a fine vita), le materie plastiche hanno comunque l’impatto più basso di gas serra in 9 delle 14 applicazioni. A seconda dell’applicazione, questo risultato è generalmente dovuto a due fattori: il primo è che la plastica richiede meno energia per essere prodotta e il secondo è che la plastica è più efficiente in termini di peso.

La plastica si presenta dunque come una soluzione più sostenibile di quanto si sia portati a credere. Nella valutazione e nel dibattito sulle materie plastiche è importante ed essenziale prendere in considerazione il confronto scientifico con le alternative a disposizione, e fare una riflessione che prenda in considerazione l’intero ciclo di vita dei materiali, in questo modo si scopre che la plastica è spesso la soluzione preferibile non solo per motivi economici ma anche per sostenibilità ambientale.

Sulla plastica si è detto tutto e il contrario di tutto.
Per questo è importante saper distinguere le informazioni giuste.

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