• Il riciclo fa bene all’ambiente n.0

Il riciclo fa bene all’ambiente

Diciamo subito che il riciclo è un processo che porta indubbi benefici ambientali. I dati pubblicati da Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero della Plastica – nel Rapporto Sostenibilità 2019 mostrano tre esempi significativi basati su 617.292 ton di imballaggi plastici riciclati:

433000ton

di materia prima vergine risparmiata quantità pari a quella trasportata da 14.433 TIR che costituiscono una colonna di 196 km

8973GWh

energia primaria risparmiata 1,8% della produzione annua di energia primaria in Italia.

877000ton

emissioni di CO2 eq evitate equivalente alle emissioni prodotte da 881 voli A/R Roma-Tokio

L’Italia è un campione nell’utilizzo di plastica riciclata

In Europa l’Italia si colloca fra i paesi virtuosi, con una quota di riciclo degli imballaggi di plastica (43%) leggermente superiore alla media europea che nel 2019 è stata del 42%.
L’ambito nel quale il nostro Paese eccelle è l’utilizzo di plastiche riciclate per la produzione di nuovi oggetti. Nel 2019 il 19% delle plastiche utilizzate dalle aziende italiane per essere trasformate in oggetti, era costituito da plastica riciclata: 1,175 milioni di tonnellate di materia plastica processata è stata utilizzata per dar vita

a nuovi oggetti. L’Italia è all’avanguardia in Europa con il 19% di plastica riciclata utilizzata nella produzione, mentre la media europea non supera il 6%. Con la plastica riciclata si producono 4100 prodotti (con un contenuto medio di materia prima seconda dell’84%) nei più diversi settori: arredo urbano, packaging, automotive, arredamento, abbigliamento: basti pensare al pile che deriva dal riciclo delle bottiglie di PET, alla moquette delle auto, ai tubi nel settore edile e delle infrastrutture…

L’obiettivo è riciclare tutti gli imballaggi di plastica

Ci sono però tipi di imballaggio con struttura complessa, che risultano difficili, o eccessivamente onerosi, da processare con la tecnologia meccanica attualmente disponibile. La filiera italiana della plastica è impegnata nella ricerca e sviluppo di soluzioni che permettano di avviare a riciclo tutti i tipi di imballaggio, in linea con gli obiettivi posti dall’Unione Europea “A European strategy for plastics in a circular economy”.
Le linee di intervento su cui agisce la ricerca per rendere tutti gli imballaggi riciclabili sono:

  • la progettazione di imballaggi 100% riciclabili con le tecnologie meccaniche attualmente disponibili;
  • lo studio di nuove tecnologie di riciclo.

Già da tempo le aziende trasformatrici progettano gli imballaggi secondo il modello

 

Fonti: Corepla Rapporto di Sostenibilità 2019, Unionplast, IPPR

di eco-design, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Questo implica riduzione del peso dei prodotti, e quindi risparmio di materia prima, e l’utilizzo di materie plastiche omogenee tra loro, in modo che i rifiuti possano essere riciclati senza difficoltà.
In parallelo con questo filone di ricerca, si stanno studiando nuove tecniche di riciclo chimico in grado di trattare tutti i rifiuti di imballaggi in plastica, anche quelli con struttura complessa, inadatti a essere processati in modo meccanico.
Si tratta di un processo che modifica la struttura chimica dei rifiuti plastici, convertendola in molecole più piccole, riportandole al loro stato originale. Di grande interesse i nuovi metodi di depolimerizzazione, processi di scissione dei polimeri nei corrispondenti monomeri per la produzione di plastiche vergini.

Sulla plastica si è detto tutto e il contrario di tutto.
Per questo è importante saper distinguere le informazioni giuste.

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