La maggior parte delle alternative agli imballaggi in plastica “emette più gas serra”

Un nuovo rapporto, denominato “Examining material evidence – the carbon fingerprint”, che analizza l’impatto delle emissioni di carbonio dei materiali di imballaggio ha rivelato che nella maggior parte dei casi le principali alternative agli imballaggi in plastica come cartone, vetro, acciaio e alluminio, emettono più gas serra.

Il rapporto, commissionato da Veolia e pubblicato dall’Imperial College, ha analizzato più di 70 valutazioni del ciclo di vita, valutando gli impatti ambientali delle alternative di imballaggio nel corso della loro vita, compresi gli impatti derivanti dall’estrazione, dalla produzione, dalla logistica, dall’utilizzo e dalla gestione del fine vita che comprende il riciclo o lo smaltimento.

La conclusione è stata che la plastica può fornire le emissioni di carbonio più basse tra i materiali disponibili, a condizione che sia riciclata correttamente.

Il professor Nick Voulvoulis, docente di Tecnologia ambientale all’Imperial College di Londra, ha dichiarato: “I risultati di questo studio dimostrano che riciclare gli imballaggi in plastica immessi sul mercato è una parte fondamentale del percorso da intraprendere e un’opzione migliore rispetto alla sostituzione con materiali alternativi”.

La differenza nelle emissioni dei materiali

Il rapporto ha rilevato che le principali alternative per gli imballaggi, tra cui cartone, vetro, acciaio e alluminio, emettono più gas serra della plastica durante l’intero ciclo di vita, nonostante la maggior parte delle persone creda il contrario.

Per esempio, se tutte le bottiglie di plastica utilizzate a livello globale fossero prodotte in vetro, le emissioni di carbonio aggiuntive sarebbero equivalenti a 22 grandi centrali elettriche a carbone che producono elettricità sufficiente per un terzo del Regno Unito.

La chiave per limitare l’impatto ambientale e le emissioni di anidride carbonica è l’ottimizzazione del contenuto riciclato e una gestione efficace dei rifiuti per trattare gli imballaggi alla fine del loro ciclo di vita.

Il riciclo fa la differenza

Per quanto riguarda la plastica, è stato dimostrato che il riciclo consente di risparmiare tra il 30% e l’80% delle emissioni di carbonio generate dalla lavorazione e dalla produzione di plastica vergine. Se tutta la plastica fosse riciclata, si potrebbe ottenere un risparmio medio annuo compreso tra 30 e 150 milioni di tonnellate di CO2, equivalente alla chiusura di 8-40 centrali elettriche a carbone a livello globale.

Con l’applicazione diffusa delle energie rinnovabili, l’aumento del riciclo della plastica ha il potenziale per contenere le crescenti emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita della plastica.

Richard Kirkman, Chief Technology and Innovation Officer di Veolia UK e Irlanda, afferma: “Mentre cerchiamo di raggiungere un mondo a zero emissioni di carbonio, questo rapporto contribuisce a sottolineare che la plastica ha un ruolo chiave da svolgere come materiale, ma solo se viene prodotta, utilizzata e riciclata in modo responsabile“.

“Con solo il 9% di plastica riciclata in tutto il mondo, c’è ancora molto da fare per migliorare le cose. Abbiamo bisogno delle giuste politiche, sostenute dalla consapevolezza dei consumatori e dei produttori, per permetterci di costruire la nuova infrastruttura per il riciclo.”

Sulla plastica si è detto tutto e il contrario di tutto.
Per questo è importante saper distinguere le informazioni giuste.

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