Sport e Plastica Riciclata_Calcio_Serie A

Le squadre scelgono maglie da calcio in plastica riciclata

Bastano 12 bottiglie di plastica riciclata per produrre una maglietta. Le scelte sostenibili dei consumatori riguardano sempre di più la moda e l’abbigliamento sportivo, anche per questo i grandi brand, da Abercrombie a Nike, da Adidas a Puma, hanno sviluppato delle vere e proprie linee di prodotto sostenibili e hanno messo in catalogo numerosi articoli realizzati con plastica riciclata.

 

Il connubio abbigliamento e plastica riciclata trova poi perfetta attuazione nel settore dell’abbigliamento sportivo, in particolare nella realizzazione di capi tecnici. Sono sempre di più le squadre di calcio che adottano maglie realizzate con plastica riciclata, a sottolineare il loro impegno in termini di sostenibilità. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, infatti, l’uso di materia riciclata riduce sensibilmente le emissione di carbonio, rispetto all’uso di materia vergine e contribuisce ad alimentare l’ecosistema virtuoso dell’economia circolare.

Sempre più numerosi i club di Serie A che adottano divise green, realizzate in plastica riciclata

È di pochi giorni fa la notizia che le squadre di serie A non potranno più indossare divise verdi come il campo da gioco. Tranquilli, stiamo parlando del colore delle divise, non di sostenibilità. La scelta di divise “green” infatti è sempre più diffusa tra le squadre grandi e piccole di calcio, italiane e internazionali, che hanno ritenuto doveroso dare un segnale di sensibilità ambientale scegliendo capi tecnici in plastica riciclata.

 

Già nella stagione 2018/2019, la terza maglia della Juventus univa, nelle parole della Società, “tecnologia e performance a un design eco-innovativo che interpreta l’impegno per l’ambiente in perfetto stile Juventus: essere sempre i primi a raccogliere nuove sfide e raggiungere nuovi traguardi”. L’impegno della squadra viaggia in parallelo a quello del suo sponsor tecnico, Adidas, membro fondatore di Parley for the Oceans, un programma nato per contribuire alla diminuzione dell’inquinamento degli oceani. La metodologia di Parley for the Oceans è denominata “AIR – Avoid, Intercept e Redesign”, nome che deriva dai tre livelli su cui il programma interviene: ridurre l’inquinamento eliminando rifiuti dagli oceani, prevenire l’accumulo di plastiche in mare, ridisegnare lo sportswear attraverso materiali innovativi.

La Lazio ha presentato di recente la nuova maglia home per la stagione 2021/22 con un video su Twitter che sottolinea la scelta ‘ecologica’ del club romano: “quasi 1 milione di bottigliette diventano maglie dal tessuto green”. L’inutile diventa utile. Tredici bottigliette diventano simbolo di sudore” racconta la voce narrante del video.

 

Il Bologna si presenterà sul campo da gioco con una maglia verde. Anche in questo caso di “green” c’è solo la filosofia alla base del progetto, perché gli storici colori rosso blu non sono ovviamente in discussione. Ogni maglia, realizzata in Eco-softlock, è stata realizzata con tredici bottigliette da mezzo litro. Lo stesso vale per l’undici titolare dell’Udinese che, quest’anno, scenderà in campo “indossando” 143 bottigliette d’acqua. Ogni maglia, infatti, è fatta da 13 bottigliette di PET riciclate.

 

Il comunicato più recente è quello dell’Inter campione d’Italia che difenderà lo scudetto con divise fatta al 95% da tessuto ricavato da bottiglie di plastica riciclata. Un progetto più ampio che vedrà il club di Milano impegnato, insieme al suo sponsor tecnico Nike, verso una sensibile riduzione dell’impatto ambientale del kit di gara e del merchandising.

Sporteplastica_calcio_sostenibilità

Da un mare di plastica a un mare di risorse, Corepla e il Crotone.

Facciamo un piccola passo indietro, nel luglio 2020 anche il Crotone aveva adottato la divisa in PET riciclato in collaborazione con Corepla, partner del progetto educativo Da un mare di plastica a un mare di risorse nato con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani ai temi ambientali e prevenire l’abbondono dei rifiuti in mare e sulle spiagge.

 

Una scelta green, che speriamo possa essere seguita anche da altre società sportive –  dichiara Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla –  “l’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza dei cittadini sul tema dei rifiuti che, se raccolti separatamente, possono rappresentare una vera e propria risorsa per l’ambiente. Auspichiamo di poter essere d’ispirazione per i tifosi, affinché assumano sempre un comportamento virtuoso e responsabile, cercando di fare una raccolta differenziata sempre più di qualità”.

Nonostante la stagione sportiva 2020/2021 non si sia conclusa nel migliore dei modi per il Crotone, retrocesso in serie B, si può certamente dire che la partita della sostenibilità sia stata abbondantemente vinta dalla società pitagorica.

 

È prevedibile e auspicabile che queste belle iniziative a livello nazionale, insieme a quelle internazionali portate avanti da grandi club come, ad esempio, Bayern Monaco e Real Madrid, diventino presto una prassi per tutti i club e le federazioni calcistiche. Non vediamo l’ora di vedere tutti e 22 i calciatori scendere in campo in maglia verde!

Sulla plastica si è detto tutto e il contrario di tutto.
Per questo è importante saper distinguere le informazioni giuste.

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